La voce cambia (rivoluziona?) il modo in cui interagiamo con la tecnologia per ricevere informazioni.
Ho usato il presente. Ho scritto tecnologia e non smartphone.
Alexa e Google Home ci cambiano la vita
Negli ultimi giorni due fatti sono successi. Il primo è la presentazione al CES di Las Vegas di nuovi diversi dispositivi (inclusa tv, frigorifero) con i quali usare Alexa, la piattaforma Amazon alla quale chiedere informazioni o svolgere compiti. Il secondo è la copertina dell’ultimo numero dell’Economist dedicata alla voce come tecnologia che cambia il modo in cui interrogare la tecnologia di tutti i giorni.
Cosa c’è di così rivoluzionario? La prima conseguenza è che la tastiera e il testo perdono di rilevanza in un mondo in cui la tecnologia di riconoscimento vocale è così efficace da permettere di parlare invece di scrivere. Siamo più veloci a parlare che a scrivere. La prima conseguenza, a cascata, è che i modelli di business basati sulla parola scritta perdono peso. Se chiedi a Google (con Google Assistant), ad Alexa o a Siri (Apple) o a Cortana (Microsoft) la risposta a una esigenza, la pubblicità testuale sulle pagine di ricerca di Google viene meno e così il 99% dei ricavi di Google.
Se la piattaforma di interazione con i nostri dispositivi e i nostri servizi web (musica da riprodurre, funzioni di altre applicazioni da attivare, chiedere un taxi, ecc.) è la voce, chi gestisce la piattaforma vocale diventa l’intermediario pronto a far valere la sua posizione. Chi sviluppa un servizio dovrebbe già cominciare a orientarlo in questo senso, tanto che c’è chi comincia a parlare di #voicefirst: sviluppare in funzione della voce e non della versione mobile, per esempio. Amazon e Google, le piattaforme più avanzate in questo senso, permettono di agganciarsi ad Alexa e Google Assistant collegando i servizi della propria app al riconoscimento vocale e a comandi specifici che possono quindi essere attivati dall’utente parlando.
Echo e Google Home in italiano, in Italia?
Spero vivamente che il lavoro di Amazon nel centro di ricerca di Torino per l’intelligenza artificiale serva a lanciare al più presto una versione dei servizi di Alexa in italiano, con l’arrivo in Italia di Amazon Echo e degli altri dispositivi che sono stati annunciati al CES. Il rischio è di acquisire un nuovo ritardo nello sviluppo di questi servizi, a causa della nostra lingua, marginale su scala globale.
Per approfondire
Seguono alcuni link raccolti sul tema, per chi vuole approfondire.
It’s On! 2017 Is The Year The Virtual Assistant Wars Get Real
FutureCommerce Episode 19: #VoiceFirst (with Brian Roemmele)
“Alexa, play the Tech.pinions Podcast.”
Echo device owners spend more on Amazon
Voice-First Technology Is About To Kill Advertising As We Know It
“…one thing that we are all clear about is the days of three top text ads followed by ten organic results is a thing of the past in the voice first world“— Sridhar Ramaswamy, Senior Vice president of advertising and commerce, November 29, 2016