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L’inizio del declino di Facebook?

Il Washington Post, storicamente legato a Facebook in vari modi, è stato pronto a notare come il numero degli utenti medi quotidiani del social network (non del gruppo, Meta) sia per la prima volta in calo, confrontando l’ultimo trimestre col precedente.

Dati finanziari Q4-20 di Meta

A guardare bene i dati divisi per area geografica, notiamo che US & Canada non crescono più ormai da quasi 2 anni e che l’Europa è ferma da 9 mesi.

Hai capito adesso perché qualche mese fa Zuck ha cambiato il nome al gruppo da FACEBOOK a Meta?

I mercati finanziari (-25% del titolo in borsa alla comunicazione dei dati del quarto trimestre 2021) guardano alle prospettive e al momento percepiscono che col metaverso non si gaudagna e chissà se si guadagnerà. La gallina dalle uova d’oro invece non cresce più, anzi. Se il 62% degli utenti Apple ha scelto di non autorizzare la pubblicità personalizzata, Zuck stima che Meta perderà 10 miliardi di dollari di ricavi nel 2022. Capito perché mesi fa sempre Meta comprava pagine e pagine di pubblicità sui giornali americani per convincere l’opinione pubblica che Apple perseguiva l’interesse dei suoi profitti e non della privacy degli utenti? Oggi il pianto continua, affermando che chi ci perde è la PMI americana che dovrà spendere di più per comprare pubblicità meno efficace.

Hai capito la scala di priorità con cui Meta ordina la privacy degli utenti rispetto all’economia americana (=i soldi che gli entrano in tasca)?

Più chiaro di così…

Poi sì, Meta continua a crescere perché ha Instagram, certo. Poi c’è anche la concorrenza cinese, che non è certo più tenera o preferibile di Meta. Stessa pasta, stessa ricetta, con in più il controllo sui contenuti del partito comunista cinese. L’utente medio si diverte e non ci pensa. Panem et circenses. Diritto alla privacy, diritti umani, che ci importa a noi, giusto? Scusa, ti ho distratto dal flusso in cui eri immerso. Torna a immergerti. Ciao!

Published in Media & Social media