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Le Web 3, La censura in Cina? Non è un diritto primario

Appunti presi nel panel dedicato alla Cina. Un sacco di spunti di discussione interessanti. Soprattutto colpisce il modo in cui un imprenditore cinese del web, molto introdotto nel business internazionale, possa giustificare la mancanza di diritti civili in Cina.

Bo Y. Shao: In Cina il sistema di messaggistica principali ha 30 milioni di utenti sempre connessi.
Internet può cambiare come la Cina evolve. La Cina è meno comunista della Francia. Se un blog acquisisce decine di migliaia di visitatori e parla di Tienammen, viene chiuso, altrimenti no. La stabilità è incredibilmente importante. I bisogno primari sono cibo, acqua pulita, non la libertà di pensiero. (In Francia, dice Loic, la libertà sta al primo posto)

Pierre Haski, giornalista francese: il mio blog, da corrispondente in Francia fu bloccato perché parlai di Taiwan. La Cina dieci anni fa poteva fare come la Corea del Nord e invece ha fatto il contrario. Oggi è facile avere un collegamento a banda larga. La Cina ha il sistema di controllo più sofisticato del mondo e aggiorna la regolamentazione di Internet ogni due tre mesi. Sina, il provider cinese, modera prima ancora del governo i contributi sui forum che non vanno mai in diretta ma sono sempre moderati.

Bo Y. Shao: viene bloccata ogni parola sensibile e non siti in quanto tali. I giornalisti stranieri sentono la pressione ma i cinesi non sentono questa pressione e non hanno nessuna paura.

Netanel Jacobsson (Maxton): ha il 30% del mercato dei browser in Cina e abbiamo 15 persone che lavorano in Cina. Ciò che interessa ai cinesi non è la censura ma come fare soldi, sesso e altro genere di contenuti. Queste sono le preoccupazioni. Un cinese è stato messo in galera per aver caricato, la scorsa settimana, materiale pornografico su YouTube, senza processo.

Giornalista: shocking che le grandi corporation non sono colpite dal fatto che si può parlare di sesso e non di democrazia.

Bo Y. Shao: 35 milioni di blog nel giugno 2006 in Cina e 18 milioni di blogger. Non c’è una società USA di successo in Cina. Tutte sono andate per acquisizioni. Trovare un manager locale e dargli il potere, questa è la chiave del successo. Solo i locali possono capire il mercato locale.

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