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Apple e Google per i matrimoni gay

Su FriendFeed mi è apparsa oggi una conversazione allegata alla notizia che Apple avrebbe donato 100.000 dollari per appoggiare la campagna per il rigetto della proposta che cancellerebbe i matroni gay dalla California. Google un mese fa annunciò pubblicamente sul proprio blog ufficiale di appoggiare la causa a favore dei matrimoni gay.

Un po’ come se due grandi società quotate italiane (Telecom Italia e Dada?) comunicassero ufficialmente di sostenere una proposta di legge per le coppie di fatto.

A prescindere dalla causa, per la quale si può o meno simpatizzare – non è questo il contendere – non è curioso che una società quotata in borsa appoggi una causa politica (anche se si tratta di diritti civili) e la finanzi pure con soldi dell’azienda stessa?

Non mi sono ancora fatto una opinione… magari il tuo punto di vista può darmi nuove chiavi di lettura.

Chiaramente in Italia queste non sono notizie… ne ne parla quasi nessuno.

Published in Media & Social media Varie

40 Comments

  1. Sul perchè nemmeno io mi sono fatto ancora un’idea, sul quasi nessuno è compreso Punto Informatico. Ho riportato io stesso la notizia in questo Blog . Tra le altre cose l’unico commentatore riporta altri link in cui si ribadisce che la posizione di Google su questi temi è sempre pro diritti gay.

  2. Io trovo estremamente corretto che grandi aziende come Apple e Google mettano in chiaro la loro posizione su un argomento che riguarda/potrebbe riguardare i loro stessi dipendenti – per non parlare del ritorno di immagine presso i suoi clienti o potenziali tali.

    Non é diverso da un’azienda che si impegna ad assumere lavoratori portatori di handicap oppure promuvere le pari opportunità: il mondo del lavoro soffre del problema delle discriminazioni, forse in misura maggiore rispetto al ‘mondo esterno’.

    Personalmente, che un’azienda decida di dare l’esempio impegnandosi anche finanziarimente, lo trovo molto, molto positivo.

  3. Negli USA le attività di lobby sono regolate diversamente e le pressioni delle aziende verso la cosa pubblica e l’attività legislativa sono molto più trasparenti. C’è quindi un’abitudine alla comunicazione di queste attività, che possono quindi anche diventare un elemento importante di comunicazione dei valori associati a un brand come in questo caso.

    Sarei molto favorevole a un’evoluzione della scena italiana in questo senso

  4. beh, che non ne parli nessuno è strano.

    In Italia le attività imprenditoriali vivono d’intrecci e connivenze tali da impedire prese di posizioni nette. Un’idea su un argomento rischierebbe di produrre necessariamente ripercussioni politiche. La ragione per cui Google si sia schierata contro la Proposition 8 potrebbe essere qui, fenomeno Gayglers:
    http://valleywag.com/tech/valleyspeak/gaygler-225457.php

    Ho affrontato l’argomento dal punto di vista economico: http://mediterranei.wordpress.com/2008/10/25/proposta-8-google-ne-approfitta/

  5. Pare a me o una di quelle due aziende ha come slogan ‘think different’? Ebbene è di certo un’opportunità commerciale dimostrare di andare contro la massa omologata di eterosessuali.

    Le statistiche dicono che gli omosessuali ed i single hanno più capacità di spesa, perché dunque non strizzargli l’occhio? Tanto i bigottoni mica comprano l’iPhone!

    Un po’ come se da noi la coop facesse una campagna pubblicitaria per una legge sul ‘libero’ commercio dei farmaci per far risparmiare i cittadini. Ma così libero che sostanzialmente solo loro sarebbero riusciti a farlo.

  6. A me sembra normale che delle grandi aziende escano da loro stesse per scendere in campo. Nn so se sia giusto, ma e’ una questione, anche qui, di marketing. Appoggiare il matrimonio gay, secondo me, è come creare una mail senza banner pubblicitari o un browser rivoluzionario come chrome. Google si vuole comunicare come un azienda innovattrice e fresca, giovane, moderna. Ovviamente scendere in campo sulla questione gay, piuttosto che la questione ecologica dove siamo tutti piu o meno d’accordo, è molto piu’ pericoloso per google. E’ un rischio, ma la sua storia non e’ forse fatta di rischi? Poi sono d’accordo con te sul fatto che in italia queste non sono notizie. Avevamo creato http://www.italiae.tv per dare notizie dell’italia ma viste dal’estero. E’ incredibile la differenza di percezioni.

  7. E’ vero, Luca, è una mossa molto ‘curiosa’, e per certi versi inaspettata.
    D’altronde, sempre in USA, le aziende con ‘grandi’ leader (Apple, Google, Sun, Amazon, Ebay, Dell, IBM, GE) si schierano spesso anche a livello politico. Google appoggia Obama 🙂

    La questione ‘gay’ è una questione delicatissima, e al tempo stesso superata. La vera questione, semmai, è l’adozione o meno, e lì si scaldano tutti. Ma se non ci sono adozioni di mezzo, non vedo alcun motivo per impedire a due persone che si amano di ‘ratificare’ la loro unione alla luce del sole.

  8. Alla fine Apple lo dice chiaramente nel suo comunicato:

    ‘Apple vede questa tematica come un fatto di diritti civili, non un fatto politico, per questo si espone pubblicamente sulla Proposition 8’.

    Considerando anche che Apple è stata una delle prime aziende californiane ad estendere i diritti dei compagni dei suoi dipendenti gay tanto quanto lo estende a mogli e mariti, la vedo più come una comunicazione di sostegno ai suoi dipendenti. E’ sempre stata nei vertici delle classifiche di pari opportunità nell’introduzione di dipendenti gay, quindi la vedo più come un’azione a favore dei suoi dipendenti e non come comunicazione esterna di marketing. Un rispetto e un sostegno alla qualità di vita dei dipendenti che certe aziende italiane si sognano, e non solo quando si parla di parità in base agli orientamenti sessuali.

  9. La storia insegna che lo scopo ultimo di una società quotata in borsa è sempre il profitto. La notizia è bellissima ma non confiderei molto in una mossa disinteressata da parte di entrambe le aziende (opinione personale ovviamente).

    Metto carne al fuoco: in passato Veronesi lanciò la teoria della bisessualità affermando che nel futuro il genere umano sarà bisessuale; http://www.gaytorino.net/index.php?option=com_content&task=view&id=416

    Non so per quale motivo ma leggendo il tuo post mi è rivenuta in mente quella notizia. Che siano collegate? Sarebbe interessante recuperare indagini di mercato organizzate per orientamento sessuale e vedere chi spende di più. In poche parole; il consumatore perfetto è etero, omo o bisex? Che la chiave sia questa?

  10. mai sentito parlare di cause related marketing?

  11. Dada una grande società? Quella delle suonerie e dei wall scollacciati per cellulari?

    Nel merito, direi che quando una causa è al di fuori di ogni dubbio giusta, come questa sui matrimoni gay, cade ogni vincolo di in opportunità.

  12. Pensate a quante migliaia di dipendenti hanno A e G…. di questi ca. il 10% (per la statitica) sono omosessuali. Migliaia di uomini e donne che possono pensare che la loro azienda li apprezza per come sono, per quello che sognano e che fa un passo deciso a favore dei diritti civili. Sarà marketing come alcuni sostengono,,,ma io penso che sia indice di civiltà.
    Qui da noi, l’anno scorso, GAYTV ha dovuto chiudere per mancanza di introiti pubblicitari! Non voglio cadere nella retorica, nè offendere nessuno. Ma qua siamo veramente veramente indietro, per semplice ipocrisia. Il Vaticano incombe su tutto. No gay, ma sì doppie famiglie, sì tradimento, sì condanne, sì tutto, purchè la veste etica venga cambiata a seconda della necessità.
    Qua da noi settimana scorsa si è visto questo bacio:http://it.youtube.com/watch?v=ujbcyy7rT2Y e poi la serie è stata cancellata per mancanza di ascolti.
    Ma in Germania, in onda tutte le sere alle 18 (!) si vede questo:http://it.youtube.com/watch?v=6ksZBpoiLT4
    Per concludere, perchè proibire ciò che non intacca la libertà altrui? Buon blog a tutti. Arte

  13. Pandemia Pandemia

    Simone, Google non ha appogiato ufficialmente Obama a quanto mi risulta. Solo il suo CEO lo ha fatto, precisando che non era un endorsement di Google.

    Interessante punto di vista Ikaro. A quanto mi risulta i consumatori gay sono molto corteggiati da alcuni settori economici perché in genere single e con un elevato reddito, con il quale non devono mantenere quindi coniuge o figli.

  14. Ci sono diverse spunti qui, tento di andare in ordine.

    Il primo punto è quello del ruolo o meno di un’azienda commerciale nella vita politica. Le aziende, italiane e americane che siano, sono fortemente coinvolti nella vita politica (piace o meno è un altro discorso). Negli States si tratta delle attività generalmente dietro le quinte (i lobbyist su K Street in Washington, contribuzioni sui candidati e/o partiti ecc) – come in Italia. Poi, più raramente, ci sono le dichiarazione pubbliche, generalmente innescato da referendum come ora in California o iniziative di azionisti, come quelli un tempo contro Sud Africa ed Apartheid. Che mi porta al secondo punto.

    Il tema di omosessualità è molto semplice. Si tratta di un’espressione della varietà dell’essere umano, come il colore della pelle e di essere mancino. Non è una scelta, come fa comodo ad alcuni a credere. Come un mancino può subire pressione a scrivere con la mano destra, si può forzare un omosessuale di fingere una vita eterosessuale. Ma è sempre una forzatura contro loro orientamento intrinseco. Quindi, stiamo parlando di diritti civili, non qualche optional che è discutibile. A negare un riconoscimento di uguaglianza è da attribuire ad ignoranza (i bigotti) e/o egoismo (voglio negare ad altri benefici che ho io in modo di pagare meno tasse etc). Certo che ci sono politici in mezzo che sfruttano dagli aspetti peggiori del uomo per cogliere voti – esattamente come si vede tutt’ora negli stati uniti in certi aspetti della campagna contro Obama (non votare quel uomo… è DIVERSO). Le chiese varie piacciano molto l’argomento – sembra che è utile per tenere le banchine piene. Ma non dimentichiamo che spesso le chiese sbagliano alla grande, solo un esempio http://www.anc.org.za/ancdocs/history/misc/verkuyl.html ma possiamo fare una lista lunga). Che la mia ‘religione’ è contro i neri non dovrebbe consentirmi discriminare contro i neri (o mancini ecc).

    Come mai un’azienda come G

  15. Come mai un’azienda come Google o Apple si schiera da una parte? Credo in parte ci sono aziende lungimirante che talvolta fanno la cosa giusta proprio perché è la cosa giusta da fare. Nel caso specifico, aziende che dipendono al capitale intellettuale del loro dipendente devono vogliano attirare i dipendenti migliori sul mercato. Per aziende come Google o Apple, il mercato è globale. Più che California è un posto civile ed accogliente, più facile diventa il lavoro di convincere i cervelli migliori a lasciare posti (e paese) meno accogliente. C’è anche da pensare che i dirigenti di queste aziende conoscono da vicino omosessuali e si rendono conto dell’impatto di discriminazione.

    Come mai non si parla della omosessualità in Italia? In Italia c’è una cultura di conformità a tutti i costi. Per assicurare una convivenza tranquilla e non agitare troppo le acque, si fa ma non si dice. Vuol dire che il problema non è molto sentito o meglio, si soffre in silenzio.

    Hai fatto bene a segnare le notizie. Spero che con il mio intervento, diventa più facile per te ed altri a prendere una posizione inequivocabile.

  16. Matteo Matteo

    Chissa’ se mai in Italia arriveremo ad un sano confronto in merito a questo tema. Perche’ ogni volta che si prova a parlare di diritti degli omosessuali, non c’e’ colore politico che tenga e tutti si dimenticano che i diritti in questione non sono dei concetti cosi’ astratti, ma molto semplici. Ed essendo l’Italia una repubblica laica la decisione dovrebbe essere molto veloce…
    A parte le solite (giustissime!) polemiche sull’influenza del cattolicesimo nella nostra vita quotidiana, non trovo scandaloso che alcune aziende sfruttino queste prese di posizione per ‘guadagnare’ consensi dalla comunita’ omosessuale, anche se non sono convinto che ne abbiamo cosi’ bisogno. Ma non lo fanno tutti? Almeno Apple e Google spingono per l’acquisizione od il mantenimento di diritti civili, scusate se e’ poco!

  17. Mark Mark

    Grazie Google, Grazie Apple, Grazie Levi’s, voi date un contributo enorme all’ uguaglianza di diritti, al progresso civile, al benessere di tantissimi omosessuali, grazie di cuore.

  18. noi su queerblog, ovviamente, ne abbiamo parlato.

    ma non è un caso che quelle aziende – e anche altre – si siano schierate in questo modo. una società aperta, inclusiva e tollerante diventa un terreno fertile per le idee e la creatività, di cui queste aziende vivono.

    e poi, certo, si fanno buona pubblicità. ma dobbiamo ricordare che così si alienano le simpatie dei conservatori; quindi comunque sono gesti che hanno un certo valore, al di là del marketing.

  19. Non credo che la Apple abbia chiesto consulenza a Veronesi, ma di sicuro appoggiare le istanze dei settori più ‘progressisti’ della popolazione, visto che sono questi ultimi a spendere di più in tecnologia, non sembra una strategia sbagliata…

    Per me, comunque, tutto fa brodo

  20. Sul perchè nemmeno io mi sono fatto ancora un’idea, sul quasi nessuno è compreso Punto Informatico. Ho riportato io stesso la notizia in questo Blog . Tra le altre cose l’unico commentatore riporta altri link in cui si ribadisce che la posizione di Google su questi temi è sempre pro diritti gay.

  21. Io trovo estremamente corretto che grandi aziende come Apple e Google mettano in chiaro la loro posizione su un argomento che riguarda/potrebbe riguardare i loro stessi dipendenti – per non parlare del ritorno di immagine presso i suoi clienti o potenziali tali.

    Non é diverso da un’azienda che si impegna ad assumere lavoratori portatori di handicap oppure promuvere le pari opportunità: il mondo del lavoro soffre del problema delle discriminazioni, forse in misura maggiore rispetto al ‘mondo esterno’.

    Personalmente, che un’azienda decida di dare l’esempio impegnandosi anche finanziarimente, lo trovo molto, molto positivo.

  22. Negli USA le attività di lobby sono regolate diversamente e le pressioni delle aziende verso la cosa pubblica e l’attività legislativa sono molto più trasparenti. C’è quindi un’abitudine alla comunicazione di queste attività, che possono quindi anche diventare un elemento importante di comunicazione dei valori associati a un brand come in questo caso.

    Sarei molto favorevole a un’evoluzione della scena italiana in questo senso

  23. beh, che non ne parli nessuno è strano.

    In Italia le attività imprenditoriali vivono d’intrecci e connivenze tali da impedire prese di posizioni nette. Un’idea su un argomento rischierebbe di produrre necessariamente ripercussioni politiche. La ragione per cui Google si sia schierata contro la Proposition 8 potrebbe essere qui, fenomeno Gayglers:
    http://valleywag.com/tech/valleyspeak/gaygler-225457.php

    Ho affrontato l’argomento dal punto di vista economico: http://mediterranei.wordpress.com/2008/10/25/proposta-8-google-ne-approfitta/

  24. Dada una grande società? Quella delle suonerie e dei wall scollacciati per cellulari?

    Nel merito, direi che quando una causa è al di fuori di ogni dubbio giusta, come questa sui matrimoni gay, cade ogni vincolo di in opportunità.

  25. Pare a me o una di quelle due aziende ha come slogan ‘think different’? Ebbene è di certo un’opportunità commerciale dimostrare di andare contro la massa omologata di eterosessuali.

    Le statistiche dicono che gli omosessuali ed i single hanno più capacità di spesa, perché dunque non strizzargli l’occhio? Tanto i bigottoni mica comprano l’iPhone!

    Un po’ come se da noi la coop facesse una campagna pubblicitaria per una legge sul ‘libero’ commercio dei farmaci per far risparmiare i cittadini. Ma così libero che sostanzialmente solo loro sarebbero riusciti a farlo.

  26. A me sembra normale che delle grandi aziende escano da loro stesse per scendere in campo. Nn so se sia giusto, ma e’ una questione, anche qui, di marketing. Appoggiare il matrimonio gay, secondo me, è come creare una mail senza banner pubblicitari o un browser rivoluzionario come chrome. Google si vuole comunicare come un azienda innovattrice e fresca, giovane, moderna. Ovviamente scendere in campo sulla questione gay, piuttosto che la questione ecologica dove siamo tutti piu o meno d’accordo, è molto piu’ pericoloso per google. E’ un rischio, ma la sua storia non e’ forse fatta di rischi? Poi sono d’accordo con te sul fatto che in italia queste non sono notizie. Avevamo creato http://www.italiae.tv per dare notizie dell’italia ma viste dal’estero. E’ incredibile la differenza di percezioni.

  27. E’ vero, Luca, è una mossa molto ‘curiosa’, e per certi versi inaspettata.
    D’altronde, sempre in USA, le aziende con ‘grandi’ leader (Apple, Google, Sun, Amazon, Ebay, Dell, IBM, GE) si schierano spesso anche a livello politico. Google appoggia Obama 🙂

    La questione ‘gay’ è una questione delicatissima, e al tempo stesso superata. La vera questione, semmai, è l’adozione o meno, e lì si scaldano tutti. Ma se non ci sono adozioni di mezzo, non vedo alcun motivo per impedire a due persone che si amano di ‘ratificare’ la loro unione alla luce del sole.

  28. Alla fine Apple lo dice chiaramente nel suo comunicato:

    ‘Apple vede questa tematica come un fatto di diritti civili, non un fatto politico, per questo si espone pubblicamente sulla Proposition 8’.

    Considerando anche che Apple è stata una delle prime aziende californiane ad estendere i diritti dei compagni dei suoi dipendenti gay tanto quanto lo estende a mogli e mariti, la vedo più come una comunicazione di sostegno ai suoi dipendenti. E’ sempre stata nei vertici delle classifiche di pari opportunità nell’introduzione di dipendenti gay, quindi la vedo più come un’azione a favore dei suoi dipendenti e non come comunicazione esterna di marketing. Un rispetto e un sostegno alla qualità di vita dei dipendenti che certe aziende italiane si sognano, e non solo quando si parla di parità in base agli orientamenti sessuali.

  29. La storia insegna che lo scopo ultimo di una società quotata in borsa è sempre il profitto. La notizia è bellissima ma non confiderei molto in una mossa disinteressata da parte di entrambe le aziende (opinione personale ovviamente).

    Metto carne al fuoco: in passato Veronesi lanciò la teoria della bisessualità affermando che nel futuro il genere umano sarà bisessuale; http://www.gaytorino.net/index.php?option=com_content&task=view&id=416

    Non so per quale motivo ma leggendo il tuo post mi è rivenuta in mente quella notizia. Che siano collegate? Sarebbe interessante recuperare indagini di mercato organizzate per orientamento sessuale e vedere chi spende di più. In poche parole; il consumatore perfetto è etero, omo o bisex? Che la chiave sia questa?

  30. Pandemia Pandemia

    Simone, Google non ha appogiato ufficialmente Obama a quanto mi risulta. Solo il suo CEO lo ha fatto, precisando che non era un endorsement di Google.

    Interessante punto di vista Ikaro. A quanto mi risulta i consumatori gay sono molto corteggiati da alcuni settori economici perché in genere single e con un elevato reddito, con il quale non devono mantenere quindi coniuge o figli.

  31. Non credo che la Apple abbia chiesto consulenza a Veronesi, ma di sicuro appoggiare le istanze dei settori più ‘progressisti’ della popolazione, visto che sono questi ultimi a spendere di più in tecnologia, non sembra una strategia sbagliata…

    Per me, comunque, tutto fa brodo

  32. mai sentito parlare di cause related marketing?

  33. Ci sono diverse spunti qui, tento di andare in ordine.

    Il primo punto è quello del ruolo o meno di un’azienda commerciale nella vita politica. Le aziende, italiane e americane che siano, sono fortemente coinvolti nella vita politica (piace o meno è un altro discorso). Negli States si tratta delle attività generalmente dietro le quinte (i lobbyist su K Street in Washington, contribuzioni sui candidati e/o partiti ecc) – come in Italia. Poi, più raramente, ci sono le dichiarazione pubbliche, generalmente innescato da referendum come ora in California o iniziative di azionisti, come quelli un tempo contro Sud Africa ed Apartheid. Che mi porta al secondo punto.

    Il tema di omosessualità è molto semplice. Si tratta di un’espressione della varietà dell’essere umano, come il colore della pelle e di essere mancino. Non è una scelta, come fa comodo ad alcuni a credere. Come un mancino può subire pressione a scrivere con la mano destra, si può forzare un omosessuale di fingere una vita eterosessuale. Ma è sempre una forzatura contro loro orientamento intrinseco. Quindi, stiamo parlando di diritti civili, non qualche optional che è discutibile. A negare un riconoscimento di uguaglianza è da attribuire ad ignoranza (i bigotti) e/o egoismo (voglio negare ad altri benefici che ho io in modo di pagare meno tasse etc). Certo che ci sono politici in mezzo che sfruttano dagli aspetti peggiori del uomo per cogliere voti – esattamente come si vede tutt’ora negli stati uniti in certi aspetti della campagna contro Obama (non votare quel uomo… è DIVERSO). Le chiese varie piacciano molto l’argomento – sembra che è utile per tenere le banchine piene. Ma non dimentichiamo che spesso le chiese sbagliano alla grande, solo un esempio http://www.anc.org.za/ancdocs/history/misc/verkuyl.html ma possiamo fare una lista lunga). Che la mia ‘religione’ è contro i neri non dovrebbe consentirmi discriminare contro i neri (o mancini ecc).

    Come mai un’azienda come G

  34. Come mai un’azienda come Google o Apple si schiera da una parte? Credo in parte ci sono aziende lungimirante che talvolta fanno la cosa giusta proprio perché è la cosa giusta da fare. Nel caso specifico, aziende che dipendono al capitale intellettuale del loro dipendente devono vogliano attirare i dipendenti migliori sul mercato. Per aziende come Google o Apple, il mercato è globale. Più che California è un posto civile ed accogliente, più facile diventa il lavoro di convincere i cervelli migliori a lasciare posti (e paese) meno accogliente. C’è anche da pensare che i dirigenti di queste aziende conoscono da vicino omosessuali e si rendono conto dell’impatto di discriminazione.

    Come mai non si parla della omosessualità in Italia? In Italia c’è una cultura di conformità a tutti i costi. Per assicurare una convivenza tranquilla e non agitare troppo le acque, si fa ma non si dice. Vuol dire che il problema non è molto sentito o meglio, si soffre in silenzio.

    Hai fatto bene a segnare le notizie. Spero che con il mio intervento, diventa più facile per te ed altri a prendere una posizione inequivocabile.

  35. Matteo Matteo

    Chissa’ se mai in Italia arriveremo ad un sano confronto in merito a questo tema. Perche’ ogni volta che si prova a parlare di diritti degli omosessuali, non c’e’ colore politico che tenga e tutti si dimenticano che i diritti in questione non sono dei concetti cosi’ astratti, ma molto semplici. Ed essendo l’Italia una repubblica laica la decisione dovrebbe essere molto veloce…
    A parte le solite (giustissime!) polemiche sull’influenza del cattolicesimo nella nostra vita quotidiana, non trovo scandaloso che alcune aziende sfruttino queste prese di posizione per ‘guadagnare’ consensi dalla comunita’ omosessuale, anche se non sono convinto che ne abbiamo cosi’ bisogno. Ma non lo fanno tutti? Almeno Apple e Google spingono per l’acquisizione od il mantenimento di diritti civili, scusate se e’ poco!

  36. Matteo Matteo

    Chissa’ se mai in Italia arriveremo ad un sano confronto in merito a questo tema. Perche’ ogni volta che si prova a parlare di diritti degli omosessuali, non c’e’ colore politico che tenga e tutti si dimenticano che i diritti in questione non sono dei concetti cosi’ astratti, ma molto semplici. Ed essendo l’Italia una repubblica laica la decisione dovrebbe essere molto veloce…
    A parte le solite (giustissime!) polemiche sull’influenza del cattolicesimo nella nostra vita quotidiana, non trovo scandaloso che alcune aziende sfruttino queste prese di posizione per ‘guadagnare’ consensi dalla comunita’ omosessuale, anche se non sono convinto che ne abbiamo cosi’ bisogno. Ma non lo fanno tutti? Almeno Apple e Google spingono per l’acquisizione od il mantenimento di diritti civili, scusate se e’ poco!

  37. Mark Mark

    Grazie Google, Grazie Apple, Grazie Levi’s, voi date un contributo enorme all’ uguaglianza di diritti, al progresso civile, al benessere di tantissimi omosessuali, grazie di cuore.

  38. Pensate a quante migliaia di dipendenti hanno A e G…. di questi ca. il 10% (per la statitica) sono omosessuali. Migliaia di uomini e donne che possono pensare che la loro azienda li apprezza per come sono, per quello che sognano e che fa un passo deciso a favore dei diritti civili. Sarà marketing come alcuni sostengono,,,ma io penso che sia indice di civiltà.
    Qui da noi, l’anno scorso, GAYTV ha dovuto chiudere per mancanza di introiti pubblicitari! Non voglio cadere nella retorica, nè offendere nessuno. Ma qua siamo veramente veramente indietro, per semplice ipocrisia. Il Vaticano incombe su tutto. No gay, ma sì doppie famiglie, sì tradimento, sì condanne, sì tutto, purchè la veste etica venga cambiata a seconda della necessità.
    Qua da noi settimana scorsa si è visto questo bacio:http://it.youtube.com/watch?v=ujbcyy7rT2Y e poi la serie è stata cancellata per mancanza di ascolti.
    Ma in Germania, in onda tutte le sere alle 18 (!) si vede questo:http://it.youtube.com/watch?v=6ksZBpoiLT4
    Per concludere, perchè proibire ciò che non intacca la libertà altrui? Buon blog a tutti. Arte

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