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Confindustria, è ora di darsi una mossa!

confindustria un sito da 1999

Stimolato da un amico che fa parte di Confindustria Cultura Italia, ho provato a vedere cone Confindustria comunica online e sui social network, cercando di confrontarla con altre associazioni di industriali estere. La prima che ho intercettato è la sorella del Regno Unito, in sigla CBI.

Il sito inglese è moderno, accattivante, ricco di immagini e con una buona impaginazione grafica che lo rende attraente. Il sito di Confindustria sempre del secolo scorso, con tanti bannerini animati, zero immagini, testi che scorrono e mi fermo qua. Una cosa indecente!

La presenza social? Mi sono limitato ad una veloce ricerca su Twitter. Ovviamente Confindustria madre non c’è, ma in compenso ci sono una decina di profili aperti da regioni (Confindustria Marche o Piemonte) e città (Verona, Siracusa, Bergamo, Messina). La sorella inglese ha un profilo poco aperto alla conversazione, ma molto attivo e con diverse migliaia di follower. Non mi fa girar la testa, ma è una buona base di partenza.

Se la massima organizzazione industriale, che senza dubbio ha risorse adeguate, comunica come se fossimo ancora nel 1999, non possiamo essere fiduciosi nel futuro del nostro paese. Confindustria Digitale, il braccio armato di Confindustria che dovrebbe stimolare la politica e la società a investire nell’agenda digitale ha pubblicato due tweet nell’ultimo mese, di cui un video su YouTube e un comunicato stampa, in un momento chiave in cui il governo avrebbe dovuto chiudere il decreto dell’agenda digitale. Se questa è la capacità di comunicare di chi dovrebbe avere più potere di influenza e di lobby sulla politica e sul governo, stiamo freschi!

La cosa più triste è che non c’è da reinventare la ruota, ma copiare da chi già fa, quanto meno per ridurre gli anni di distanza che ci separano dal resto dell’industria europea. Il problema dell’Italia non è soltanto la politica da ospedale geriatrico, ma un establishment economico che non è da meno. Se la politica la possiamo cambiare con il nostro voto, per l’industria c’è il mercato a operare, con tutti i suoi limiti ovviamente.

L’industria italiana è in crisi? A vedere come comunica, siamo fortunati ad avere ancora qualcosa che si chiami industria (e Confindustria).

Il triste sito di Confindustria

Published in Formazione permanente Lavora meglio Media & Social media

One Comment

  1. Luca, ti invita a prendere visione della presenza web di Confindustria Toscana, in particolare attraverso i siti:
    http://www.confindustria.toscana.it
    – news.confindustria.toscana.it
    – servizi.confindustria.toscana.it
    Sono in linea di massima d’accordo con te, ma non tutto è da buttar via.
    Marco Boni

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