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Un anno da autore di libri

Ieri ho ricevuto il riepilogo annuale, relativo al 2012, rispetto alle royalty derivanti dalle vendite dei miei libri, su carta ed ebook. Nel 2012 sono usciti Fare Business con Facebook 3a Ed. e Lavoro e carriera con LinkedIn, aggiuntisi a Fare business con Facebook 2a Ed., Comunicare con Twitter e Twitter al 100%.

Neanche a dirlo l’ultimo su Facebook è stato il più venduto, pari circa alla somma del libro su LinkedIn e quello su Twitter, rispettivamente secondo e terzo. Il titolo su LinkedIn gode di meno mesi di vendita, essendo uscito a ottobre, contro marzo di Facebook e 12 mesi di Twitter, uscito però nel 2010.

Sui più venduti in ebook influiscono due promozioni su Twitter e LinkedIn a prezzi stracciati. Conteggiandole Twitter è al primo posto, seguito da vicino da LinkedIn, che distanzia Facebook anni luce. Se contiamo solo le copie vendute a prezzo pieno, il traino tiene Twitter al primo posto, ma Facebook si prende la seconda piazza e LinkedIn solo la terza.

Risultato totale, al netto della ritenuta, ma al lordo delle tasse sul reddito, pari a 5600 euro, quasi pari al numero totale di copie vendute, ovvero 5450. Tanto o poco? Considerando il tempo e le energie impiegate per scriverli, promuoverli e presentarli, non molto. Questo è il mercato del marketing in libreria.

Interessante notare inoltre il rapporto tra vendite e ricavi di carta ed ebook. Grazie a due promozione che hanno visto venduto a prezzo ultrascontato il titolo su Twitter e quello su LinkedIn sul Kindle Store, il totale di copie vendute è pari a circa il 43%, ma i ricavi comprono invece solo il 17% del totale. Tradotto: l’ebook può essere un buon veicolo promozionale, ma non sostiene un autore oggi, da solo.

Se vuoi supportare il mio lavoro, seguono i link alle versione carta ed ebook su Amazon*.

Lavoro e carriera con LinkedIn
Comunicare con Twitter
Fare business con Facebook

Link affiliati Amazon, con percentuale sulle vendite.

Published in Esperienze Formazione permanente Lavora meglio

4 Comments

  1. In un evento dove si parlava di ebook, due anni fa, dicevo che per me la vendita degli ebook che scrivo e vendo direttamente “pesa” circa il 5% del fatturato, a seconda del tipo di lavoro (che da me cambia spessissimo).

    E’ vero pero’ che l’indiretto che ne deriva e’ importante.

    La funzione dell’ebook e’ come quella del barattolo di vetro dentro il quale metti i fagiolini: vendite facili, ma non vivi di soli fagiolini.

    Pero’ se qualcuno ti chiede di organizzargli il pranzo, allora le cose cambiano 🙂

    L’organizzazione del prodotto non e’ abbastanza studiata. Se voglio un contratto di locazione, lo trovo in cartoleria da un euro. Ma se lo voglio spiegato ? Mi ci vuole un sindacato o un avvocato. E’ in queste distanze che io lavoro.

    ciao, grazie per i dati sinceri e reali. Una rarita’.

  2. Da autore confermo quanto scritto.
    Il mio libro CI MERITIAMO TUTTO romanzo in vendita a 6,99 euro (tantissimo) ha venduto 120 copie in formato ebook che significa 84 euro lordi.
    Molto meglio le vendite cartacee sia di questo che degli altri titoli

  3. Interessante articolo che mi fa commentare che forse converrebbe farsi pagare per il lavoro e non sulle vendite poichè i compensi sono molto vicini, anzi in certe situazioni il lavoro si paga di più. Così è stato per me. Sì, è vero, le royalty vivono anche nel futuro. Alternativa? Autoprodursi. A certi livelli potrebbe valerne la pena, partendo magari con gli ebook.

  4. Esistono case editrici che ti pagano (poco) per il lavoro e altre che ti pagano solo con le royalty (poco). Scrivere libri e volerci guadagnare (tanto) è impresa dura, anche con l’autoproduzione. Luca Conti (bravissimo) si deve solo baciare i gomiti. E anche io. Però me li bacio sul cartaceo, sul digitale no 😉

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