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Un nuovo equilibrio nell’uso del social web, edizione 2014

equilibrio

Il ritmo rilassato in mezzo alle feste di Natale, se non è passato in luoghi esotici, stimola nel sottoscritto riflessioni su come riequilibrare i propri comportamenti in relazione al tempo passato in rete, a pubblicare e condividere contenuti, a conversare (e non a parlarsi addosso!).

A leggere il recente passato, con la decisione due anni fa di ridurre Facebook e Twitter, a favore dei blog, la cancellazione da Facebook non è altro che un passaggio lungo lo stesso percorso. Un anno e mezzo fa, non a caso, denunciavo il mio discontento, meditando l’abbandono. Lo stesso dicasi per il nuovo approccio a Twitter. Quattro anni fa provavo a rivedere la mia partecipazione in rete, mappandola in modo puntuale. Un anno dopo, a metà del 2010, provavo a ottimizzare i canali, con una prima riduzione. In entrambi i posti, forse non a caso, non si parla di Tumblr, ora defunto. Si parla invece di Friendfeed, sul picco di una popolarità oggi ormai un lontano ricordo, seppur ci sia un nucleo di affezionati che continua a usarlo (buon divertimento!). Nello stesso periodo ragionavo sul ruolo di Friendfeed e Facebook, oggi usciti completamente dai siti più visitati. Sembrano passati secoli e invece sono giusto 3 anni fa.

Sempre un paio d’anni fa si discuteva con Giovanni Boccia Artieri di un ritorno ai blog. Rileggendolo ora e guardando la popolarità dei blog, direi che hanno resistito al richiamo e all’interazione facile dei social network solo pochi blogger della prima ora e poco altro. Valigia Blu forse è l’unico vero fenomeno in controtendenza.

Ripensando agli ultimi anni, dalla memoria ho recuperato un vecchio post in cui tentavo un accenno di dieta informativa, con orari e regole. Mancando di applicare il metodo di attribuire a ogni comportamento un momento preciso in agenda, il tutto non è diventato una abitudine purtroppo, seppur alcuni comportamenti abbiano resistito, anche in forma più restrittiva, soprattutto in estate (no email dalle 8 di sera alle 8 di mattina).

Sono sempre più convinto che il tempo investito in spazi propri è l’unico che resiste alla prova del tempo e che genera valore, a partire di chi cura questi spazi, siano essi di carattere personale o piùdi conversazione/informazione pubblica. Ricercare cose proprie su Facebook è di fatto impossibile, a meno di non ricordare esattamente il mese e l’anno. Su Twitter la ricerca è migliorata, ma non efficace quanto l’indicizzazione e la ricercabilità del proprio blog su Google. In poche parole questi due strumenti ci vincolano a un presente continuo che, personalmente, ha cominciato a stancarmi. Massimo Mantellini denunciava un fenomento simile sui risultati di Google.

Per tale ragione intendo usare questo spazio, distribuito su Twitter, come canale attivo tutti i giorni, ogni giorno, con testi lunghi o brevi, da pc o mobile una o più volte al giorno. Un ritorno al passato, quando c’era questo blog e nulla altro.

Pubblico queste riflessioni personali per stimolare altre riflessioni sulle tue abitudini personali, che non giudico in alcun modo. Il tempo e il modo con cui ti affacci al social web è affar tuo, con le conseguenze positive e negative sulle tue relazioni e sul formarsi delle tue opinioni. Pensaci. Inizio anno è il momento ideale per aggiustare la rotta.

Published in Esperienze Media & Social media